venerdì 8 gennaio 2016

Thank you Mr. Boulez

Boulez è scomparso, e come ho scritto su Facebook appena l'altroieri, purtroppo non ho avuto, come alcuni colleghi, l'occasione di parlarci veramente : l'ho incrociato diverse volte all'Ircam, lungo i corridoi, nell'ascensore, sul ponticello davanti all'entrata dell'edificio. 

L'ho conosciuto un po' meglio, se così possiamo dire, nella lettura di alcuni suoi scritti - che l'immaturità intellettuale dell'epoca non mi faceva comprendere appieno - nell'ascolto di alcune sue opere - Dérives I, Notations et Dialogue de l'ombre double - e nell'aver assistito a un paio di conferenze da lui tenute qualche anno fa.

In verità, probabilmente in quei fugaci momenti non avrei saputo cosa dire, se non ricambiare il suo gentile e semplice saluto facendo altrettanto, sorridendo come lui. (A tal proposito una volta Eric Maestri mi fece una battuta : "ma se incontri Boulez in ascensore che cosa gli dici : scusi, ma lei è Pierre Boulez ?". Ecco, quello ovviamente non l'ho fatto...)

Rimangono piuttosto gli anni trascorsi all'Ircam, l'aver conosciuto, frequentato e appreso da compositori, musicisti, insegnanti, ricercatori - e non solo questi - che mi hanno formato e ai quali devo molto. Alessandro Ratoci, in un suo post su Facebook scrive che "abbiamo studiato da lui anche se non abbiamo studiato da lui". Probabilmente è vero.

Infine se passo dalla nota puramente autobiografica, che lascia il tempo che trova, a una breve riflessione, non posso non dire che Boulez rimane un importantissimo esempio di come slancio artistico, impegno politico, pensiero e contesto storico abbiano portato alla crescita della musica, di chi la fa, e di chi la ascolta. 

Perciò, anche per questo, "thank you Mr. Boulez".



2 commenti:

  1. Ma che bel ricordo! Esattamente questo ha significato anche per me Boulez, l'apertura all'oggi, ma per cervarvi il senso, l'ordine, e poi nella musica dare ordine al disordine. Sto ancora riflettendo su di lui e sulla sua musica, sul suo pensiero. Quando avrò elaborato e assimilato le mie riflessioni cercherò di chiarirmele anche per iscritto.

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  2. boulez est mort.
    http://www.paoloisotta.it/index.php/articoli/23-pierre-boulez-salute-a-noi
    ...e il blog con lui?
    dai, pubblicate qualche cosa, fanno bene alla salute i vostri post!
    saluti,
    dario agazzi

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