tag:blogger.com,1999:blog-5098680995580555027.post6677213710640070652..comments2022-12-03T15:59:29.041+01:00Comments on /nu/thing: Riflessione sullo stato della musica elettronica oggi, con carrellata all'indietro finaleDaniele Ghisihttp://www.blogger.com/profile/18250025243029954499noreply@blogger.comBlogger5125tag:blogger.com,1999:blog-5098680995580555027.post-75824971078954535952014-10-27T12:01:35.133+01:002014-10-27T12:01:35.133+01:00Beh, certo: non deve essere piacevole andare fino ...Beh, certo: non deve essere piacevole andare fino ad Atene per "scoprire" l'FM!<br />Organizzare le "Lectio magistralis" del convegno annuale dell'associazione internazionale di musica elettronica in questo modo in ogni caso mi sembra che ponga più di un'ombra sul convegno, e, di converso, sull'associazione stessa. Dovrebbero essere momenti cruciali di riflessione e stimolo.Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/07604052248163605433noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5098680995580555027.post-14016051092937895472014-10-27T10:14:06.067+01:002014-10-27T10:14:06.067+01:00Ciao Giacomo, rispondo parzialmente alle tue doman...Ciao Giacomo, rispondo parzialmente alle tue domande dicendo che Lippe è stato direttamente invitato dall'ICMC a scrivere quest'articolo e fare la sua presentazione. L'articolo non è quindi stato sottoposto ad alcuna revisione.<br /><br />E tuttavia, pur nella sua ingenuità (e hai ragione!), mi sento di spezzare una lancia per l'articolo: metodologicamente scorretto, sbagliato da molti punti di vista – ma almeno Lippe prova a dare una visione di insieme sui problemi e sulle prospettive! E lo dico perché molti dei keynote di quest'edizione ICMC (e penso a personaggi importanti: John Chowning, Curtis Roads...) non erano affatto dei keynote, ma semplicemente una carrellata di slide con ciò che costoro hanno fatto durante gli anni. Io ero imbarazzatissimo: da un keynote di Chowning francamente non mi aspetto che mi spieghi la modulazione di frequenza, mi aspetto che mi dica quali sono i problemi di questo millennio.<br /><br />Tutto qui: la cosa che mi ha lasciato senza parole è stata la generale mancanza di visione nei keynote cui ho assistito (non li ho seguiti tutti), come se l'ICMC fosse semplicemente un luogo in cui ciascuno racconta quello che ha fatto nel suo passato. Almeno Lippe prova a fare qualcosa di più...Daniele Ghisihttps://www.blogger.com/profile/18250025243029954499noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5098680995580555027.post-83298682360075975162014-10-27T08:53:47.190+01:002014-10-27T08:53:47.190+01:00Caro Andrea, una nota off-topic a margine alle tue...Caro Andrea, una nota off-topic a margine alle tue (giuste) considerazioni: mamma mia che basso livello! Com'è possibile che l'ICMC, un contesto scientifico internazionale considerato di alto livello, accetti un intervento con basi metodologiche e bibliografiche inesistenti, e legittimi un un'accozzaglia di opinioni basate su concetti decontestualizzati e deproblematizzati, mal o non definiti? È davvero imbarazzante: a partire dal risibile paragrafetto sul modernismo, per andare avanti con concetti che forse solo alunni del primo anno di musicologia in osteria potrebbero usare con tale disinvoltura. E a questo punto mi viene da chiedere: perché nell'ambito della musica elettronica-elettroacustica-elettrica-… e del suo studio ho spesso questa sensazione, di assoluto vuoto metodologico nell'elaborazione concettuale? Perdonami lo sfogo; ad ogni modo, ottimo post: concordo in pieno con le tue osservazioni.Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/07604052248163605433noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5098680995580555027.post-27882477089469692412014-10-23T13:28:59.775+02:002014-10-23T13:28:59.775+02:00Leggo questo Blog da poco tempo, ma con molto inte...Leggo questo Blog da poco tempo, ma con molto interesse. Ringrazio per la segnalazione di questo articolo di Lippe e (sopratutto) per i commenti e le osservazioni. (Sopratutto per il contributo sul rapporto tra umanesimo e tecnologia). Condivido interamente le critiche all'articolo, personalmente é stato molto interessante leggerlo perché a mio avviso rappresenta bene la visione -per me- miope del panorama della musica di oggi.<br /><br />1) Non vedo da tempo questa dualità acustico vs. elettronico. Già da tempo la nuova musicologia britannica (di L. Leigh, S. Emmerson...), parla più di musica elettroacustica, sottolineando che le composizioni puramente acustiche o elettroniche (in ambito accademico) sono sempre più rare.<br /><br />2) É paradossale, ma mi sembra -come anche tu dici- che i festival odierni puntino proprio sulla 'commistione' fra acustico e elettronico...cercando comunicazioni transdisciplinari e multimediali. Mentre Lippe sostiene il contrario.<br /><br />3) Lippe vorrebbe dare spunti 'innovativi', ma pone più domande che vere risposte. Parla della musica di oggi citando i pionieri giustamente di 50 anni fa ma tralasciando quello che é accaduto nel mezzo, penso a nomi come Harvey, Smalley, Bayle, Saariaho...<br /><br />4) Per ultimo, Lippe ha una visione parziale della "popular music" (citando affascinato un esempio limite del DJ che suona con una pen-drive) e ignora l'altra faccia dell'elettronica, penso a Lucier, Ashley, Radigue... (e ai nomi che hai già citato Carsten Nicolai in primis).<br /><br />Quello che trovo più interessante dell'articolo, é la questione sul rapporto fra conoscenza scientifica e umanistica. Li per lì, l'articolo poteva essere stato scritto negli anni '80...invece é proprio recentissimo. (La cosa in sè mi fa un pò rabbrividire! :-), ma questo é un mio problema!)<br /><br />Grazie per la segnalazione. E complimenti a tutti per il blog!Riccardo D Whttps://www.blogger.com/profile/06640396940904972796noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5098680995580555027.post-56456418388136997722014-10-23T11:56:22.837+02:002014-10-23T11:56:22.837+02:00Vorrei aggiungere due annotazioni sul post che ho ...Vorrei aggiungere due annotazioni sul post che ho scritto. <br /><br />La prima è una specie di dedica. È scomparso pochi giorni fa David Wessel, una delle persone che hanno definito la forma odierna dell'informatica musicale e del rapporto tra musica e tecnologia. Molto è stato scritto a proposito dell'importanza delle sue intuizioni e della sua figura. Io che non l'ho conosciuto non aggiungerò la mia voce a quelle di chi sa molto più di me, ma consiglio a tutti la lettura di quest'intervista, che tocca temi molto più ampi della mera storia del software: http://cycling74.com/2005/09/13/an-interview-with-david-wessel/<br />Mi sento piuttosto stupido a non aver pensato di dedicare questo post alla memoria di Wessel: lo farò ora, colpevolmente a posteriori.<br /><br />La seconda è che ho avuto la fortuna di ascoltare Agostino Di Scipio presentare il suo libro "Pensare le tecnologie del suono e della musica". Non avendolo ancora letto non sono autorizzato a consigliarvelo: ma, a giudicare dalla presentazione a cui ho assistito, mi sembra che si tratti di un'indagine lucidissima sul rapporto tra umanesimo e tecnologia, osservato dal punto di vista di un musicista. Mi aspetto che possa diventare un testo di riferimento per chi è preoccupato dalle tematiche che, in maniera assolutamente superficiale, ho provato a sfiorare nel mio post.andrea agostinihttps://www.blogger.com/profile/05260745058057922240noreply@blogger.com