tag:blogger.com,1999:blog-5098680995580555027.post4594593132906425671..comments2022-12-03T15:59:29.041+01:00Comments on /nu/thing: Emanuele Casale - Buongiorno stanza audaceDaniele Ghisihttp://www.blogger.com/profile/18250025243029954499noreply@blogger.comBlogger9125tag:blogger.com,1999:blog-5098680995580555027.post-68476908257814427132016-01-25T17:25:10.944+01:002016-01-25T17:25:10.944+01:00Grazie per il post e per i commenti. Rispondo a Ma...Grazie per il post e per i commenti. Rispondo a Maestri. <br /><br />L'aggettivo “pastorale”, che mi pare desueto, andrebbe forse sostituito con qualche altro termine più attuale e, comunque sia, non avrebbe per me implicazioni negative. <br /><br />Se il termine “classico” è inteso come agganciamento a qualche tradizione musicale, direi che oggi potrebbero suonare più “tradizionali” certi brani concettuali o Lachenmann-style anziché composizioni con impostazione “classica", diciamo così. Al di là di ciò, tutto questo (e altro ancora) non ha grande importanza per me. <br /><br />Non restare “diatonico” e prendere un “discorso lungo spettrale” non deve essere necessariamente l'obiettivo del brano, infatti non lo è stato. <br /><br />Ho scritto diversi brani con orchestrazioni che generano evidenti contrasti timbrici, qui ho invece esaltato l’omogeneità di certi colori: mistura anziché separazione; ho lavorato appositamente per questo scopo. Un’altra concezione dell’orchestrazione avrebbe generato un altro brano. <br /><br />Con i migliori saluti<br /><br />Emanuele CasaleEmanuele Casalehttps://www.blogger.com/profile/14200148559823146375noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5098680995580555027.post-25778922429379667922012-08-21T17:43:26.871+02:002012-08-21T17:43:26.871+02:00Ehila. Secondo me il pezzo è bello ma prevale trop...Ehila. Secondo me il pezzo è bello ma prevale troppo il mestiere detto classico. C'è una bella immersione nel tema e nell'idea del continuo o del flusso. Ok, bello e funziona. Però ci sono limiti armonici al discorso, che resta diatonico invece magari di prendere più sul serio il suono lungo spettrale per esempio. Mi chiedo quale scelta ci sia sotto. L'idea di sfondo e figura che prevale nel pezzo mi lascia un pò interdetto, e forse mi annoia un pò a un certo punto.Eric Maestrihttps://www.blogger.com/profile/09415941254616942194noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5098680995580555027.post-14662963718235832952012-08-05T13:33:29.196+02:002012-08-05T13:33:29.196+02:00Ciao. Scondo me è pastorale a 3 e 40 e a 4 e 40 pe...Ciao. Scondo me è pastorale a 3 e 40 e a 4 e 40 per 30 secondi!Eric Maestrihttps://www.blogger.com/profile/09415941254616942194noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5098680995580555027.post-3846837834817633182012-08-03T12:49:23.578+02:002012-08-03T12:49:23.578+02:00@Raf ma anche @Eric. Una parola che tu, Raffaele h...@Raf ma anche @Eric. Una parola che tu, Raffaele hai riportato e che mi colpisce è "casa". E per quanto riguarda Eric è "frequenta(re)". Secondo me dipende tanto dal rapporto che hai con quello che conosci, e che ormai fa parte di te, della tua storia, della tua formazione. Sono convinto che "il passato storico" è in noi, non all'esterno. Nella misura in cui abbiamo confidenza con esso possiamo, se vogliamo, continuare quel rapporto, scrivendolo con le note. Pensa al lavoro che ha fatto Bartòk - un compositore che ultimamente mi è molto caro e che ho riscoperto volentieri. La sua musica attinge dalla storia, che gli scorre nelle vene. Questo non vuol dire che il rapporto sia sempre facile. Anche io litigo con coloro con cui vivo, i muri della casa portano delle crepe, forse parte del soffitto è crollato, e sotto la finestra stiamo verniciando il termosifone. (Ecco, forse casa mia è così) ;)Andrea Sartohttps://www.blogger.com/profile/12486030723752188089noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5098680995580555027.post-72632096142930165792012-08-03T11:39:17.115+02:002012-08-03T11:39:17.115+02:00@Andrea Sarto
Mi piace la tua visione sul pezzo....@Andrea Sarto <br />Mi piace la tua visione sul pezzo. In effetti credo anche io che il brano viva di mondi paralleli, distanti e a tratti convergenti, dove flussi temporali, figurazioni e materia sonora decentrano continuamente l'attenzione dell'ascoltatore. <br />E sono d'accordo che sia un pezzo che va metabolizzato lentamente, ha bisogno di più ascolti. Di respiri, di spazi. <br /> <br />Rispondo (anzi ci provo) alla domanda che mi/ci hai posto, sperando che anche gli altri intervengano. <br /> <br />Il rapporto col passato è sempre delicato. Io credo che tutti noi, nel bene o nel male, cerchiamo quella "leva" che ci permetta di aprire finalmente quel ponte levatoio che possa schiuderci le porte del castello "tutto nostro". <br />Ma per me così non è. <br />Quello che conosco, che ho imparato, che ho assimilato in anni di studio e di esperienze, inevitabilmente ritorna. <br />Si insinua come un'anguilla nella mia scrittura, nei miei pensieri, nel mio quotidiano vivere. <br />Esiste un modo per slegarci da quello che siamo e che abbiamo vissuto? <br />O meglio (o peggio), bisogna necessariamente farlo? <br /> <br />E forse dirò una cosa "scomoda", ma spesso tutti (probabilmente non tutti) noi compositori cerchiamo un "luogo" che rappresenti casa, un posto dove sentirsi al sicuro. Dove specchiarsi non fa poi così male. <br />Il problema è proprio qui, è che spesso ci si accontenta di "apparire", di sembrare belli a prima vista. <br />Scopo della nostra generazione dev'essere di rompere quello specchio, non col passato. <br /> <br />@Eric, potresti spiegarmi questa cosa del "pastorale" che ti lascia perplesso?Raffaele Grimaldihttps://www.blogger.com/profile/11144533009841608201noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5098680995580555027.post-6299413843073848872012-08-01T16:15:55.704+02:002012-08-01T16:15:55.704+02:00Ciao. Sto ascoltando il pezzo. La temporalità mi p...Ciao. Sto ascoltando il pezzo. La temporalità mi piace. La scrittura permette di immergersi nel colore dell'orchestra, come dici, senza fare finta. E'molto chiaro quello che succede, con due piani che camminano in parallelo. A un certo punto però la magia sparisce e rimane qualcosa di pastorale che mi lascia perplesso. A tratti l'orchestrazione è magica, anche se manca del contrasto, trovo ma è personale. C'è tanto Debussy e Mahler orchestratore nel pezzo. E in questo c'è un rapporto diretto e franco con la tradizione, che non è proprio un peso, piuttosto una bagaglio che può essere pesante se non lo si frequenta abbastanza... (tbc)Eric Maestrihttps://www.blogger.com/profile/09415941254616942194noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5098680995580555027.post-28812793835734705672012-07-31T18:47:32.552+02:002012-07-31T18:47:32.552+02:00Ottimo post Raffaele. Peraltro ascoltai il pezzo d...Ottimo post Raffaele. Peraltro ascoltai il pezzo dal vivo, quando venne eseguito alla prima a Venezia. Anche ora che l'ho riascoltato, come allora, mi colpisce per gli squarci luminosi che apre - e non mi riferisco solo agli episodi più energici che offre all'ascolto. Secondo me - ma non ne sono sicuro, non ho la partitura - emerge una biforcazione fra due mondi, uno più "figurale", fatto di frammenti roteanti, di esplosioni, e uno di "decantazione", dove le acque si acquietano, i flussi si allontanano. E il pezzo assume la forma di uno sguardo che mira nelle due direzioni. Ma non so dirti quale prediliga - o forse non ne predilige nessuna, ce le lascia contemplare entrambe. Forse non è nemmeno giusto chiedersi se esista una direzione privilegiata, o se al contrario l'osservatore è bilocabile... Secondo me è un pezzo da "masticare" con lentezza, e per questo sento la necessità di riascoltarlo. L'altro punto - e qui si apre una discussione che ho sempre sentito dagli amici / colleghi - è appunto la questione "il peso del passato". Ti / mi / ci chied(iam)o: è davvero un gravame così difficile da spostare? Oppure riusciamo a trovare - quando scriviamo - le leve che ci permettono di affrontarlo, sollevarlo o respingerlo? Non ho risposte, ma mi piacerebbe sentire che ne pensate. Ancora grazie per questa scoperta. (tbc - che significa "to be continued", credo ;)Andrea Sartohttps://www.blogger.com/profile/12486030723752188089noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5098680995580555027.post-10377571751301143592012-07-30T21:12:58.938+02:002012-07-30T21:12:58.938+02:00Bel post Raffaele, conosco meglio le opere più gio...Bel post Raffaele, conosco meglio le opere più giovani di Casale, che trovo impressionanti; se è vero che con un compositore così si va sul sicuro, tu ci hai sottoposto una partitura nella quale si sente un confronto diverso dello stesso con l'eredità dei maestri che lo hanno ispirato. Il lavoro mi piace molto, c'è una sorta di abbandono alla massa che mi suona come una rinuncia ai "trucchi" d'orchestrazione che tendono a piegare il mezzo piuttosto che ad assumerlo; un equilibrio tra respiro e fremito gestito in maniera sottile e sicura, notevole...Marco Momihttps://www.blogger.com/profile/02316270093402675435noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5098680995580555027.post-41539011625619243442012-07-30T16:43:12.517+02:002012-07-30T16:43:12.517+02:00Bello il post Raffaele. Devo ascoltarmi con calma ...Bello il post Raffaele. Devo ascoltarmi con calma il pezzo... (tbc)Eric Maestrihttps://www.blogger.com/profile/09415941254616942194noreply@blogger.com